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Fotografia e parole: ne parla Santarsiere il 6 aprile 2011

Di Stefano Santarsiere

Intrecci tra visibile e invisibile da a

La nascita della ha inaugurato una contesa tra parola e tuttora irrisolta; un atto di forza che vede impegnati due mondi espressivi schierati sul terreno dell’arte e delle emozioni.

In apparenza, l’immagine segna a suo favore il potere dell’oggettivazione, la capacità di mostrare il vero; mentre la parola si presta alla manipolazione simbolica. Ma è davvero così? Dov’è il confine tra verità e bugia nel rapporto fra i due mezzi?

In ambito cognitivo il cosiddetto secolo delle immagini può essere interamente analizzato alla luce di questo rapporto, e il che si propone è un’analisi dei diversi esiti, non ancora definitivi, dell’intreccio tra icone e segni dove le prime sono di volta in volta manipolate, rimosse, ostentate, e i secondi accorrono a sostegno, a rettifica, a completamento del visibile. Il tutto attraverso l’opera e la vita di scrittori, di fotografi, ma soprattutto di artisti che hanno saputo coniugare le due attività.

Nelle combinazioni possibili tra immagini e parole, ciò che conta è la completezza, la forza espressiva del risultato artistico. La diffidenza degli scrittori positivisti, la discrezione di Virginia Woolf, l’ostentazione auspicata da John Berger, fino a un’alleanza possibile in Brecht, Tournier, Sophie Calle: il tutto sembra infine decretare l’inevitabile incontro tra i due mezzi, che tendono forse a completarsi, a colmare le rispettive fragilità. E se così è, il secolo delle immagini va etichettato più correttamente come il ‘secolo delle immagini e delle parole’, le trame di un ideale setaccio dove si accumulano i residui espressivi dell’esperienza umana. Proprio come a si sono accumulate le visibili e concrete di un’intera umanità in esilio.

 Ne parla Stefano mercoledì 6 aprile 2011 alle ore 21.00 presso il Centro Sportivo Barca di Bologna.

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3 risposte su “Fotografia e parole: ne parla Santarsiere il 6 aprile 2011”

“La foto più bella sarebbe stata quella che non sono riuscito a scattare …” oppure “le foto che ho fatto non raccontano quello che veramente ho visto…”
quante volte abbiamo sentito dire queste frasi, inizia cosi la descrizione vocale che difficilmente si sarebbe verificata se la foto fosse stata scattata veramente. Ecco che le parole allora descrivono la realtà e la mente elabora, immagina ecc…

Oppure “questa foto parla da sola, dice tutto”. Il mondo oggi vive di immagini e difficilmente ci fermiamo a leggere se non siamo attratti da una foto, viceversa se leggiamo qualche cosa di interessante vorremmo vedere delle foto … ecco allora che l’intreccio fotografia-parole appare necessario.

Stefano Santarsiere, scrittore e appassionato di fotografia ci aiuterà a capire meglio l’intricato mondo del linguaggio fotografico partendo dalla scoperta della fotografia, 1839, quando gli scrittori (ma anche i pittori) pensavano che la fotografia avrebbe dato un colpo mortale alla scrittura, essendo considerato il vero mezzo che potesse raccontare la realtà.

Stefano ci illustrerà in modo semplice e divertente come le fotografie e le parole non possono vivere sempre separate, cercherà di rispondere anche alla domanda “racconta meglio la realtà la fotografia o le parole”?
Ci sarà da divertirsi un sacco e non mancheranno le sorprese.
Vi aspettiamo

Chi è Stefano Santarsiere? CLICCA QUI

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Ellis Island è un isolotto alla foce del fiume Hudson nella baia di New York. Antico arsenale militare, dal 1892 al 1954, anno della sua chiusura, è stata la maggiore frontiera d’ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti.

Durante la Seconda guerra mondiale vi vengono detenuti cittadini giapponesi, italiani e tedeschi e il 12 novembre 1954 il Servizio Immigrazione lo chiude definitivamente, spostando i propri uffici a Manhattan. Dopo una parziale ristrutturazione negli anni ottanta, dal 1990 ospita il Museo dell’Immigrazione.

Tratto da Wikipedia, leggi altro qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ellis_Island

Complimenti Stefano per la chiaccherata di ieri sera…molto interessante quello che ci hai raccontato con semplicità e passione!!

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