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Workshop fotografici

La macrofotografia in natura

Alcuni per ottenere  fotografie d’ effetto a piccoli animali e fiori

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Foto 1: Con gli obiettivi macro normali è possibile fare foto ravvicinate soprattutto per fotografare piantine intere e per descrivere il loro ambiente
Foto 1: Con gli normali è possibile fare foto ravvicinate soprattutto per piantine intere e per descrivere il loro ambiente

Prima o poi anche chi dedica solo poco tempo alla è attratto dal fascino di fare foto ravvicinate, si tratta di un modo di vedere insolito del nostro occhio umano.
Soprattutto ci consente di vedere quello che normalmente non possiamo vedere senza adeguate attrezzature.

La ci apre una finestra ad un mondo fantastico, specialmente quello naturale di piccoli animali e microscopiche piante, è come vedere tutto attraverso una lente di ingrandimento con infinite angolazioni e sfumature.

La ravvicinata é quella che eseguiamo quando ci avviciniamo il più possibile al soggetto fino ad ottenere immagini di dimensioni uguali all’originale (rapporto1:1).
Fotografando un ragno, ad esempio, riprodurremo sul fotogramma un’immagine di dimensioni uguali all’originale.

Attenzione, però, che le dimensioni siano uguali all’originale sul sensore, sulla pellicola o sulla diapositiva, ma non se guardiamo il file sul pc o proiettate, nè tanto meno se stampate perchè il ragno, in questi casi, apparirebbe mostruosamente grande.

La macrofotografia, invece, ci permette di ottenere degli ingrandimenti che vanno oltre le dimensioni reali fino ad ottenere immagini sul fotogramma ingrandite di 10 volte rispetto all’originale.

Foto 2: Sempre con i normali più vicino e con i teleobiettivi macro si possono isolare solo in parte i fiori per vedere alcuni dettagli
Foto 2: Sempre con i normali più vicino e con i teleobiettivi macro si possono isolare solo in parte i fiori per vedere alcuni dettagli

Quando leggiamo, quindi, rapporto 1:1 significa che il soggetto viene riprodotto sulla pellicola/sensore alle sue dimensioni naturali, se abbiamo ingrandimenti superiori troveremo scritto 2:1, 3:1 ecc. mentre con ingrandimenti minori avremo 1:2, 1:3 ecc.

In alcuni obiettivi più recenti troviamo spesso la dicitura “macro” e a volte anche il rapporto di ingrandimento, ma si tratta quasi sempre di ingrandimenti che non vanno mai oltre 1:5, quindi semplicemente consentono di mettere a fuoco a distanze ravvicinate.
Ecco, allora, come attrezzarsi e cosa bisogna sapere per fare buone macrofotografie:

Il corpo macchina

Possiamo dire che tutte le macchine fotografiche possono, in qualche modo, fare fotografie ravvicinate, e solo alcune vere e proprie macrofotografie.

La ravvicinata si ottiene anche con piccole compatte e con obiettivi grandangolari, ma le vere protagoniste sono le 35mm.
Sono ottime le digitali ed in particolare quelle a formato pieno, in ogni caso alcune caratteristiche, anche se non indispensabili, ci facilitano molto la ripresa: il monitor orientabile con il live view, il tasto per il controllo della profondità di campo, la messa a fuoco manuale e lo scatto a raffica.

Anche il telecomando per lo scatto a distanza  e la possibilità di sollevare lo specchietto sono accessori che contribuiscono ad ottenere foto molto nitide.
La nikon D300 con formato dx e la D700 con formato fx sono un buon esempio, ma il mercato offre molte altre possibilità simili.

Gli

Per ottenere delle buone fotografie macro c’è bisogno di obiettivi appositamente costruiti a questo scopo e il mercato ne offre diversi.
Per chi vuole iniziare a fare bisogna sapere che gli obiettivi macro non sono tutti uguali e che a seconda della lunghezza focale possono dare risultati anche molto diversi.

Foto 3: con i piccoli teleobiettivi macro, senza raggiungere il rapporto 1:1, si possono isolare i soggetti e curare la composizione
Foto 3: con i piccoli teleobiettivi macro, senza raggiungere il rapporto 1:1, si possono isolare i soggetti e curare la composizione

Diciamo che in linea di massima ci sono almeno tre tipi di obiettivi dedicati alla macro: ci sono i normali, i piccoli tele e i teleobiettivi.

I normali sono di lunghezza focale compresi tra 50 e 60 mm
I piccoli tele sono di lunghezza focale compresi tra 80 e 105 mm
I teleobiettivi di lunghezza focale compresa tra 150 e 200mm
Praticamente tutti questi obiettivi attualmente in commercio possono raggiungere il rapporto di ingrandimento 1:1 e con appositi accessori andare molto oltre.
Questi stessi obiettivi si usano con ottimi risultati anche nella normale.
Allora, prima di acquistarne uno, cerchiamo di capire quali sono le loro caratteristiche principali:

I normali macro, così detti perché hanno un angolo di campo simile a quello umano, sono compatti, leggeri e più economici, ma hanno la possibilità di mettere a fuoco ad una distanza minima che di solito non supera i 10 cm. dal piano pellicola e si riduce anche della metà dalla lente frontale.
Sono utili per fotografare, soprattutto in studio o in casa, in ogni caso soggetti immobili, francobolli, monete, modellini ecc.

Peso: circa 200 grammi
Lunghezza: circa 5 cm
Costo: circa 300 euro

Foto 4: a rapporti prossimi della grandezza naturale i fiori vengono isolati e si può ottenere uno sfondo uniformemente sfuocato
Foto 4: a rapporti prossimi della grandezza naturale i fiori vengono isolati e si può ottenere uno sfondo uniformemente sfuocato

I piccoli tele macro sono il miglior compromesso tra costo, peso e distanza minima di messa a fuoco, rispetto ai macro normali possono mettere a fuoco, ad una distanza minima e quindi a parità di ingrandimento, a 20 cm dal piano pellicola/sensore e a circa 10 dalla lente frontale, sono utilizzati con ottimi risultati anche per la normale e soprattutto per il ritratto.

Peso: circa 500 grammi
Lunghezza: circa 10 cm
Costo: circa 600 euro

I teleobiettivi macro sono i preferiti dai fotografi naturalisti perché consentono una maggiore distanza minima di messa fuoco e uno sfuocato molto gradevole.
Sono più difficili da usare  ma consentono di realizzare fotografie a piccoli animali ad una distanza maggiore, sono abbastanza pesanti ed il loro utilizzo necessita quasi sempre di un buon cavalletto.

Peso: supera a volte anche di molto il kilogrammo
Lunghezza: circa 20 cm
Costo: oltre i 1.000 euro

Foto 5: a rapporti 1:1 si possono ottenere dettagli anche di piccoli fiori, come questa orchidea selvatica, il cui diametro dell'intero fiore non supera i 5 mm
Foto 5: a rapporti 1:1 si possono ottenere dettagli anche di piccoli fiori, come questa orchidea selvatica, il cui diametro dell'intero fiore non supera i 5 mm

Il consiglio: se siete alle prime armi e non avete esigenze particolari, suggerisco di acquistare un piccolo tele macro: oltre a fare ottime macrofotografie è utilissimo per i ritratti e per la gente in generale, si usa con piacere anche nel e nei particolari di ogni genere.

Inoltre costa relativamente poco, ha un peso ragionevole ed una qualità eccellente.
Si può utilizzare anche senza cavalletto e, con le digitali dx, raggiunge ingrandimenti maggiori a distanza minima e luminosità invariata.
Attualmente sul mercato si trova un ottimo Sigma obiettivo 105 mm f/2,8 DG Macro EX Per reflex, oppure il Tamron  obiettivo SP AF 90 mm F/2,8 Di macro 1:1. Anche le case come Nikon e naturalmente hanno in listino obiettivi macro a volte di qualità superiore a quelli universali ma costano molto di più.

Foto 6: solo con i teleobiettivi macro è abbstanza facile raggiungere il rapporto 1:1 ed isolare anche piccoli insetti, ottenendo sfondi piacevolmente sfuocati
Foto 6: solo con i teleobiettivi macro è abbstanza facile raggiungere il rapporto 1:1 ed isolare anche piccoli insetti, ottenendo sfondi piacevolmente sfuocati

Con tutti gli obiettivi specializzati per la di qualsiasi lunghezza focale è possibile però raggiungere al massimo il rapporto 1:1 e per superare questo rapporto si usano diversi accessori a volte costruiti appositamente dalle stesse case costruttrici.

Si tratta di lenti di ingrandimento, di tubi di prolunga e di soffietti, ci sono anche altre possibilità, come invertire gli obiettivi o collegare due obiettivi, ma i risultati non sono il massimo.
Anche le lenti di ingrandimento, accessori come i filtri che si avvitano davanti all’obiettivo, non sono di grande praticità e risultano di qualità inferiore ai tubi di prolunga e dei soffietti.

Foto 7:se non possiamo allontanare un soggetto da uno sfondo poco adatto, possiamo cercare un'illuminazione che valorizzi solo i particolari interessati, come questo crocus fotografato alle prime luci del giorno
Foto 7: se non possiamo allontanare un soggetto da uno sfondo poco adatto, possiamo cercare un'illuminazione che valorizzi solo i particolari interessati, come questo crocus fotografato alle prime luci del giorno

Dal punto di vista della qualità, soffietto e tubi danno lo stesso risultato, ma i soffietti costano di gran lunga di più e sono più difficili da usare.
Anche qui il consiglio per chi inizia è di comprare un kit di tubi prolunga: si tratta di 3 pezzi di misura diversa che si montano tra obiettivo e corpo macchina: come sappiamo, più si allontana l’obiettivo dal piano sensore e più aumenta il rapporto di ingrandimento.

Ecco, dunque, come sono fatti i tubi di prolunga:

si tratta di tubi appunto senza lenti e con la possibilità di mantenere gli automatismi, per mantenere aperto il diaframma e misurare la luce attraverso l’obiettivo, misurano complessivamente 68 cm e sono suddivisi da 3 pezzi 12, 24, 36 che possono essere montati a piacere.

Foto 8: Per fotografare insetti che volano, come questa piccola cicala, è necessario un tele macro per scattare ad una distanza sufficiente per non spaventare il soggetto. Qui abbiamo usato un 90 mm corrispondente ad un 135 mm su sensore dx
Foto 8: Per insetti che volano, come questa piccola cicala, è necessario un tele macro per scattare ad una distanza sufficiente per non spaventare il soggetto. Qui abbiamo usato un 90 mm corrispondente ad un 135 mm su sensore dx

Inoltre per andare oltre il rapporto 1:1 è inevitabile l’uso del cavalletto, che deve essere pratico e robusto, ma con ancora più cura va scelta la testa, anche questa robusta e con movimenti micrometrici: in casa si trova tutto il necessario a prezzi abbordabili, per esempio il cavalletto 190x Pro e la testa a cremagliera Junior 410 sono un buon inizio.

Alcune foto realizzate nell’oasi LIPU della gravina di Laterza da Antonio Iannibelli, con macro senza accessori aggiuntivi e senza cavalletto.

Spesso ci troviamo a camminare per i nostri parchi anche per molte ore e addirittura per giorni, allora diventa difficile portarsi in spalle molto peso quindi il cavalletto rimane spesso a casa.

Con un poco di esperienza però è possibile realizzare foto come queste anche a mano ma è chiaro che con il cavalletto si può fare meglio e soprattutto si può raggiungere ingrandimenti che vanno ben oltre il rapporto 1:1 che è invece il massimo raggiungibile a mano libera come le foto 5, 6, e 7.

Scriveteci per tutto il resto.

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2 risposte su “La macrofotografia in natura”

….le ultime tre foto sono semplicemente… meravigliose!!!!.. :=))
…le ho osservate per diversi minuti ciascuna….
…..e sono sempre più attratto dal fascino della macrofotografia che rivela dettagli e particolari invisibili a occhio nudo….svelando quasi un altro mondo…

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